Il caso ho.Mobile finisce in Agcom. O meglio finisce all’attenzione dell’Autorità garante la soluzione che la compagnia low cost di casa Vodafone ha messo in campo per tutelare i propri clienti dai rischi per il furto di dati subito a fine dicembre: il cambio, da remoto e unilaterale, del codice seriale delle Sim. Si tratta di una misura, innovativa, mai utilizzata prima, ma che all’atto pratico – denunciano Fastweb e Iliad in segnalazioni presentate in Agcom a quanto risulta al Sole 24 Ore – conterrebbe profili anticoncorrenziali. In estrema sintesi: cambiare unilateralmente quel codice (che è l’Iccid, stampato sulla Sim ed elemento essenziale che il cliente deve comunicare per cambiare operatore alla compagnia telefonica di destinazione), è di grande ostacolo alla portabilità, dicono Fastweb e Iliad, rendendola una sorta di fatica di Sisifo.
E tutto questo mentre, su un altro fronte, una buona notizia arriva per la casa madre, Vodafone, che secondo i dati dell’ultimo Osservatorio Agcom a settembre ha superato, seppur di poco, Tim sulla rete mobile. Nei dati sono compresi anche Kena per Tim e ho.Mobile per Vodafone. E il merito del sorpasso sarebbe anche dei risultati di Vodafone sull’Internet delle cose (M2M)…
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